
José Andrés chiede un piano di emergenza alimentare in Spagna
Quando c’è una crisi sanitaria, “la fame non finisce automaticamente con un cambio di fase”, dice José Andrés, fondatore di World Central Kitchen. Per questo motivo, il carismatico chef propone un Piano Nazionale di Emergenza Alimentare per la Spagna (PLANEA) per garantire il diritto all’alimentazione e alla sicurezza nutrizionale della popolazione in situazioni di catastrofe naturale o di emergenza nazionale.
Si basa su quattro pilastri fondamentali:
1.- Risorse della società civile e del settore privato.
2. Dirigenti che vivono e lavorano nel cuore delle comunità. come chef e cuochi
3. Trasferimento di conoscenze (know-how) per formare e sensibilizzare coloro che sono in prima linea nella lotta contro la fame.
4. Creatività trovare soluzioni al problema della fame con le risorse a disposizione in tempi di crisi.
Si tratta di un piano multisettoriale, caratterizzato da efficienza e innovazione in cui le ONG, la società civile e il settore privato svolgono un ruolo di primo piano. “L’impatto positivo, l’efficacia e, in definitiva, il successo sociale di PLANEA è assicurato dalle infrastrutture preesistenti che si attivano con il primo shock della crisi e per tutto il tempo che rimane con noi. Le risorse locali, come le scuole di catering, gli alberghi, le scuole o le cucine industriali sono messe al servizio di una rete temporanea di produzione alimentare. Perché PLANEA innesca un trasferimento immediato di risorse pubbliche e private. In Spagna, gli accordi di WCK con enti pubblici e privati per l’utilizzo delle scuole di ristorazione a Madrid, Valencia e Bilbao; così come l’alleanza nazionale con la catena alberghiera NH per l’attivazione delle cucine di A Coruña, Marbella, Madrid e Algeciras, sono stati essenziali per il successo di ChefsForSpain”, dice lo chef dei media.
José Andrés ha già dimostrato una sensibilità speciale per gli effetti del coronavirus nel nostro paese, avviando il movimento di solidarietà #ChefsForSpain, di cui abbiamo parlato nella nostra cronaca dedicata alla pandemia. Un’iniziativa che è iniziata il 27 marzo e che ha già distribuito 1,5 milioni di pasti in tutta la Spagna.