
Cameratismo culinario made in Barcelona. Blog di gastronomia a Saber y Sabor
Non hanno una sede, un consiglio, un presidente, un organigramma, una quota associativa o uno statuto, ma si riuniscono ogni tre mesi da 8 anni per condividere un tempo rilassato e rafforzare i legami tra di loro. Si chiamano “Amics Cuiners de Barcelona” (Amici dei cuochi di Barcellona) e ieri hanno tenuto la loro prima cena di gala, cioè la loro prima riunione, tutti vestiti in giacca.
Più di 50 chef di Barcellona si sono riuniti al ristorante Pez Vela con Evaristo Triano, executive chef del Tragaluz Group, come maestro di cerimonie. Per Saber y Sabor è stato un piacere essere ancora una volta testimone privilegiato delle buone vibrazioni che si possono percepire in questo gruppo, in cui ognuno spiega all’altro le sue ultime avventure e non fa alcun tentativo di condividere informazioni che potrebbero essere utili a qualcuno dei suoi colleghi.
Miguel Balcells di Fruits Guzmán, che funge da “segretario ombra”, ed io eravamo gli unici non cuochi invitati all’evento. Il resto, debitamente in uniforme, ha goduto di un menu a base di prosciutto iberico, ostriche, tapas della casa e due spettacolari piatti di riso. Sarebbe ingiusto lasciare fuori i nomi, ma per dare un’idea della vasta gamma di profili raccolti, vale la pena menzionarne alcuni. Abbiamo avuto l’opportunità di salutare Juan Manuel Salgado (La Plassohla), Maria Espín, Alex Clavijo (Vadebacus), Claudio Cáceres, Albert Ortiz (Axol), Germán Espinosa (Fonda España), Alberto Vicente (Grand Hotel Central), Dani Lechuga (Caldeni), Antonio Sáez (Hotel Arts), Dani Bogunyà (Mas San Lleí), Juan Sánchez López (Sumus Hotel Monteplaya), Eduardo Ivars (Chéri), Cucho Puig (Asador de Aranda), Francisco Díaz (OneOcean Club), Gabriel Conti (Shoko), Oscar Galindo (gruppo Xativa) e Sean Grundey (Degus Plus Group), oltre allo stesso Evaristo e ai due chef del Pez Vela, Rosana e Diego.
In altre parole, è stato un piacere poter apprezzare il cameratismo e lo spirito gioviale che regnava nella riunione di ieri, e non vedo l’ora di saperne di più sulla gestazione di un simile gruppo di chef a Madrid.