
Bottura stringe legami più stretti con l’arte
La settimana scorsa, la galleria d’arte Sotheby’s di Londra ha ospitato tre cene esclusive preparate dal grande Massimo Bottura, uno degli chef più creativi del mondo e fervente amante dell’arte. Per provarlo, i sette piatti offerti in questa cena sono stati ispirati dalle creazioni di grandi artisti come Damien Hirst, Ai WeiWei e Pablo Picasso stesso. L’idea di fondo: provocare un dialogo tra cucina e arte.
Lo chef Massimo Bottura ha ben chiaro che l’arte è trascendentale nell’atto creativo. “Tutto ciò che ti circonda può ispirarti. Nel caso dell’Osteria Francescana, prestiamo molta attenzione alla cultura che ci circonda”. Come ci ha detto lo stesso chef nel lungo articolo che gli abbiamo dedicato su Saber y Sabor 144, “l’arte è l’origine della nostra visione. L’arte è la cosa più importante per l’umanità, e bisogna aprire la mente ad essa, perché la cultura (conoscenza, coscienza) e la responsabilità sono collegate per far evolvere le nostre idee”.
In ogni caso, questa idea non deve sconvolgere la mente dello chef: “siamo chef, non stelle del rock and roll”. Quello che facciamo riguarda la cucina, non l’arte. Siamo artigiani, non artisti. Ma possiamo imparare dal punto di vista dell’artista, dall’arte”.
Con tutto questo in mente, lo chef italiano ha creato piatti celebri come il Wow, I dropped my lemon tart, ispirato alla proposta radicale dell’artista Ai WeiWei Dropping a Han Dynasty urn; il Beautiful uncooked psychedelic grilled veal, un piatto ispirato alla pittura di Damien Hirst; o il Camouflage. Una lepre nella foresta, un piatto ispirato al cubismo di Pablo Picasso. Non perdere la ricetta di questo grande piatto.
Queste tre creazioni facevano parte del menu offerto da Sotheby’s. Un’esperienza gastronomica unica circondata da opere d’arte contemporanea di tutti i tipi.